Innanzitutto, è importante comprendere che cos’è la corrente elettrica, un fenomeno fisico essenziale per la vita moderna. Si tratta in particolare del movimento delle cariche elettriche, uno spostamento che avviene in modo ordinato nello spazio.
Le cariche elettriche si muovono all’interno di un materiale conduttore, il quale in genere è un materiale solido metallico, come per esempio il rame, il ferro, l’argento o lo zinco, che favorisce il passaggio delle cariche elettriche.
Il movimento delle cariche elettriche è dovuto alla differenza di potenziale in un circuito elettrico, ad esempio quello presente in un sistema semplice composto da una batteria e una lampadina collegate da due fili di rame. Se la batteria non è collegata, gli elettroni (cariche elettriche negative) si muovono all’interno del filo conduttore di rame in modo disordinato. Quando invece si collega la batteria, lo spostamento degli elettroni diventa ordinato.
Ciò avviene perché la batteria ha due poli, uno negativo e l’altro positivo, perciò crea una tensione all’interno del circuito, ovvero una differenza di potenziale. Gli elettroni quindi iniziano a muoversi per equilibrare il sistema, spostandosi dal polo negativo in cui esiste un eccesso di elettroni verso il polo positivo dove c’è invece una carenza di elettroni.
Per convenzione però viene utilizzata la direzione delle cariche positive, quindi il verso della corrente elettrica va dal polo positivo a quello negativo e non il contrario. La direzione della corrente elettrica è perciò opposta a quella del movimento degli elettroni, con una spinta che dipende dalla differenza di potenziale, conosciuta tensione ed espressa in Volt (V).
I CIRCUITI ELETTRICI













