LA
FORNACE ETRUSCA (Attiva tra il VI e il V sec. a.C.)
La Fornace Etrusca si trova presso l’Alveo
Marotta (zona mercato), a nord-est dell’antica Capua, al confine tra i comuni
di S. Maria C.V. e San Prisco. Negli anni’80, la zona fu interessata da scavi
che portarono alla luce i resti di un abitato arcaico del 6° sec. a.C.,
disturbato da una necropoli sannita nel 4° sec. a.C. ed infine danneggiato
dall’impianto di cave di pozzolana in epoca romana. La fornace si trova a nord
dell’abitato e viene definita etrusca
perché attiva nella fase di occupazione etrusca a Capua tra il VI e il V sec.
a.C. Presenta una forma rettangolare e misura 3,80 x 30 m
La camera
di combustione è caratterizzata da un muro assiale che sorregge traverse di
mattoni crudi rivestiti di fango, collegati tra loro in orizzontale da alcuni
elementi cilindrici. Per l’impianto ricorda molto le fornaci arcaiche di Lavinio, Locri, Orvieto e Cerveteri. A nord della fornace c’è un
sistema di canali a pareti svasate, tagliati nel terreno, di cui due sono
orientati nord-sud e sono collegati ad un terzo orientato est-ovest, la cui
funzione non è chiara, ma forse riconducibile alla fornace.
Gli scarti di
lavorazione rinvenuti all’interno dei canali proverebbero che essa era usata
soprattutto per la cottura di tegole piane. Tra i reperti ceramici rinvenuti ci sono vasi in bucchero, antefisse
con testa di Gorgone, colonnine
e ceramica greca d’importazione che
consente di datare l’abbandono della zona tra il 480-470 a.C., in seguito ad
una nuova definizione dello spazio urbano al momento della costruzione della
cinta muraria.Antefissa a testa di Gorgone, prodotte nella Fornace Etrusca e conservata nel Museo Archeologico dell'Antica Capua in SMCV.
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